Il primo passo

Memoria
Author

Francesco

Published

February 1, 2024

Perchè questo blog?

Galleria della vecchia ferrovia Arezzo - Fossato di Vico

Fin da piccolo, sono sempre andato a piedi - e più recentemente in bicicletta - per i boschi intorno ad Arezzo, la mia città natale, e le sue vallate. Si può dire che nei boschi ci sono cresciuto, e tutt’oggi andare a camminare rappresenta uno dei momenti più appaganti della mia vita.

Eppure per tanti anni, incontrando nel cammino vecchie case abbandonate, cippi, ponti e tanti altri segni testimoni della presenza dell’uomo, presente o passata, non mi sono mai chiesto quali storie potessero raccontare i luoghi in cui andavo a camminare. Non solo, ho sempre cercato di muovermi il più lontano possibile da casa mia, come se nei più immediati dintorni non ci fossero storie e luoghi che meritavano la mia attenzione.

Rudere dei Botriali, nelle vicinanze di San Paolo in Alpe1

Come è successo a tante altre persone, i cambiamenti avvenuti nel 2020 a causa della pandemia hanno portato a una riorganizzazione delle abitudini, degli spazi e delle distanze. Non potendo più andare lontano, ho cominciato a scoprire gradualmente che ogni luogo, anche il più vicino, aveva una proprio storia, spesso poco conosciuta, da scoprire e ancor di più da raccontare, per non perderne la memoria. Quella che all’inizio era una curiosità, in poco tempo è diventata una vera e propria ricerca di luoghi interessanti e delle sue storie, a pochi passi da casa.

Radici di faggio. Foreste Casentinesi

L’idea di creare un blog è nata dalla voglia di condividere alcune di queste storie, con l’invito a scoprirle nel modo più piacevole possibile, ovvero esplorandola a piedi. Avendo tre figli, che mi accompagnano spesso nelle mie avventure, ho pensato a percorsi adatti a tutti, anche ai più piccoli (purché abituati alle passeggiate).

Ho cercato di raccontare questi itinerari in maniera semplice, senza pretesa di esaustività. L’intento è di portare il mio piccolo contributo alla memoria, come nel libro di Bradbury2:

Ma ora lo attendeva una lunga passeggiata mattutina fino al mezzodì, e se gli uomini tacevano, tacevano perchè c’era da pensare a ogni cosa e molto da ricordare. […] E quando fosse venuta la sua volta, che cosa avrebbe potuto dire, che cosa avrebbe potuto offrire in un giorno come quello, per rendere il viaggio un poco più agevole? […] Qualcosa, qualcosa…

“E sull’una e sull’altra riva del fiume v’era l’albero della vita che dava dodici specie di frutti, rendendo il suo frutto per ciascun mese; e le fronde dell’albero erano per la guarigione delle genti”

Sì, penso Montag, ecco ciò che voglio mettere da parte per mezzodì. Per mezzogiorno… Quando saremo giunti alla Città.”

Footnotes

  1. Per conoscere un pò di storia, vedi: https://www.trappisa.it/san-paolo-in-alpe/↩︎

  2. R. Bradbury - Fahrenheit 451↩︎

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