Perchè questo blog?
Fin da piccolo, sono sempre andato a piedi - e più recentemente in bicicletta - per i boschi intorno ad Arezzo, la mia città natale, e le sue vallate. Si può dire che nei boschi ci sono cresciuto, e tutt’oggi andare a camminare rappresenta uno dei momenti più appaganti della mia vita.
Eppure per tanti anni, incontrando nel cammino vecchie case abbandonate, cippi, ponti e tanti altri segni testimoni della presenza dell’uomo, presente o passata, non mi sono mai chiesto quali storie potessero raccontare i luoghi in cui andavo a camminare. Non solo, ho sempre cercato di muovermi il più lontano possibile da casa mia, come se nei più immediati dintorni non ci fossero storie e luoghi che meritavano la mia attenzione.
Come è successo a tante altre persone, i cambiamenti avvenuti nel 2020 a causa della pandemia hanno portato a una riorganizzazione delle abitudini, degli spazi e delle distanze. Non potendo più andare lontano, ho cominciato a scoprire gradualmente che ogni luogo, anche il più vicino, aveva una proprio storia, spesso poco conosciuta, da scoprire e ancor di più da raccontare, per non perderne la memoria. Quella che all’inizio era una curiosità, in poco tempo è diventata una vera e propria ricerca di luoghi interessanti e delle sue storie, a pochi passi da casa.
L’idea di creare un blog è nata dalla voglia di condividere alcune di queste storie, con l’invito a scoprirle nel modo più piacevole possibile, ovvero esplorandola a piedi. Avendo tre figli, che mi accompagnano spesso nelle mie avventure, ho pensato a percorsi adatti a tutti, anche ai più piccoli (purché abituati alle passeggiate).
Ho cercato di raccontare questi itinerari in maniera semplice, senza pretesa di esaustività. L’intento è di portare il mio piccolo contributo alla memoria, come nel libro di Bradbury2:
Ma ora lo attendeva una lunga passeggiata mattutina fino al mezzodì, e se gli uomini tacevano, tacevano perchè c’era da pensare a ogni cosa e molto da ricordare. […] E quando fosse venuta la sua volta, che cosa avrebbe potuto dire, che cosa avrebbe potuto offrire in un giorno come quello, per rendere il viaggio un poco più agevole? […] Qualcosa, qualcosa…
“E sull’una e sull’altra riva del fiume v’era l’albero della vita che dava dodici specie di frutti, rendendo il suo frutto per ciascun mese; e le fronde dell’albero erano per la guarigione delle genti”
Sì, penso Montag, ecco ciò che voglio mettere da parte per mezzodì. Per mezzogiorno… Quando saremo giunti alla Città.”